25 Luglio 2022

Il cancello automatico è a norma? Ecco cosa controllare e cosa non fare

Esistono precise leggi che guidano l’installazione e la manutenzione dei cancelli automatici per evitare che questi possano diventare la causa di incidenti.

Quando si parla di norme e di leggi è importante essere precisi e consapevoli. “La legge non ammette ignoranza”, si dice, ancor di più se parliamo di sicurezza.

Ecco perché abbiamo deciso di raccogliere in questo articolo una guida alle leggi e alle norme che riguardano l’installazione di un cancello automatico.  

Le leggi di riferimento per la sicurezza dei cancelli automatici

Come una guida, in questo paragrafo ti diamo tutti i riferimenti delle leggi e delle norme che devi conoscere e che riguardano qualsiasi installazione di cancello automatico o barriera, indipendentemente che si tratti di un’abitazione privata, un condominio o un’azienda.

Partiamo con le norme volontarie: non esistono infatti delle sanzioni stabilite per chi non rispetta questi paletti ma ci sono multe (anche molto salate) per chi non rispetta le Direttive Europee.

E quindi? Il rispetto di queste normative consente di dichiarare la presunzione di conformità alle Direttive Europee. Ecco perché si tratta di regole fondamentali che citiamo subito.

UNI En 12453 del 2017

La norma di riferimento per la sicurezza nell’uso di qualunque porta, cancello o barriera automatizzata è la UNI EN 12453 del 2017 entrata in vigore con l’obiettivo di specificare i requisiti e i metodi di prova relativi alla sicurezza d’uso per meccanismi di apertura non manuale, installati in aree raggiungibili da persone sia in contesti commerciali e aziendali che residenziali.

In particolare questo insieme di regole si occupa dell’analisi dei rischi associati al funzionamento della macchina, cioè all’apertura e chiusura automatizzate. Si tratta, come certamente sai, della vera norma base perché fissa i requisiti di installazione. Ancor più semplicemente, il regolamento che abbiamo appena citato è fondamentale per iniziare qualsiasi installazione di un cancello automatico.

CEI EN 60335-1 per le automazioni

Questa norma riassume tutti i rischi che una macchina automatica come quella che gestisce le aperture e le chiusure del cancello può generare. In particolare, nell’articolo 4, si fa riferimento a i possibili pericoli associati al funzionamento automatizzato del cancello motorizzato, considerando sia gli utilizzi corretti che impropri.

Si fa riferimento in particolare a:

  1. pericoli di schiacciamento, cesoiamento o convogliamento
  2. pericolo di impatto o urto
  3. pericoli legati all’automazione
  4. pericoli di sollevamento delle persone (chiusure con movimento verticale)
  5. pericoli di intrappolamento
  6. pericoli provocati da guasti dispositivi di sicurezza
  7. pericoli di superamento dei limiti dell’anta
  8. pericoli che si presentano durante la movimentazione manuale della chiusura

CEI EN 60204-1 per gli equipaggiamenti elettrici esterni alle macchine

Nelle regole stabilite dalla legge UNI En 12453, si prendono in considerazione i dispositivi esterni che potrebbero essere associati al cancello automatico. Stiamo parlando di: pedane, fotocellule, barriere, bordi sensibili, lampeggianti, postazioni di comando, cablaggi, etc.

La regolamentazione relativa alla sicurezza di questi complementi dell’automazione si trova nella regolamentazione integrata alla norma UNI En 12453 e che ha acquisito il codice di CEI En 60204-1.

UNI En 12445 e la valutazione di conformità degli impianti

La norma UNI EN 12445 pone sotto la lente i metodi di prova da applicare ai cancelli perché sia garantita la conformità ai requisiti richiesti dalla UNI EN 12453.

Nella legge si specificano le modalità con cui devono essere effettuate le prove per una corretta installazione e come verificare la conformità degli impianti automatici.

Direttiva macchine (onere del produttore) e marchio CE: l’installatore è responsabile giuridicamente

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Alla base del processo produttivo di qualunque macchina c’è una regolamentazione alla quale bisogna rispondere proattivamente. Si tratta della cosiddetta “direttiva macchine” che si traduce nell’obbligo di marcatura CE e in altre regole che riguardano la produzione.

La direttiva attuale (2006/42/CE) è entrata in vigore il 29 dicembre 2009 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.41 del 19 febbraio 2010. Attualmente la cosiddetta “Direttiva Macchine” rappresenta la normativa europea che copre il maggior numero di categorie di prodotto.

L’obbligo di marcatura CE presente nella Direttiva Macchine si estende a tutti i prodotti e copre tutti i rischi connessi al loro utilizzo.I produttori devono risultare conformi alle declinazioni dello standard dei rispettivi paesi. 

Perché ne parliamo a te che sei un installatore? Perché è fondamentale che tu ti assicuri di avere a che fare con materiali, componenti e prodotti di qualità certificata, quindi sicuri e coerenti con una installazione a norma di legge. Il tuo compito è quindi assicurarti di lavorare solo con marchi certificati come è VDS Automazioni.

La responsabilità dell’installatore è grande: dal punto di vista giuridico chi automatizza un serramento (cioè l’installatore) diventa di fatto il costruttore della macchina automatizzata accollandosi la responsabilità anche della sua idoneità.

Per essere in linea con le richieste della direttiva macchine devi provvedere ad accompagnare l’installazione con:

  • Analisi dei rischi
  • disegno complessivo del cancello automatico (porta)
  • schema dei circuiti elettrici
  • manuale di istruzioni per l’uso in sicurezza dell’automazione
  • registro delle manutenzioni
  • dichiarazione CE di conformità

Obbligo di certificare i cancelli automatici con il DM 37/08 – Dichiarazione di conformità degli impianti

A termine di ogni installazione e dei lavori necessari, è previsto che si debba consegnare al committente la dichiarazione di conformità secondo il DM 37/08, il manuale di istruzioni ed il registro di manutenzione. I documenti del fascicolo tecnico che restano possono essere conservati presso la sede dell´installatore, ma si consiglia comunque di consegnarli anche al committente.

La dichiarazione deve essere compilata secondo il modello previsto dal successivo Decreto del 19 maggio 2010 che ha modificato leggermente quella precedente (contenuta nel DM del 2008) e poi consegnata al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) del Comune nel quale si effettuano i lavori di installazione.

Il Comune provvede a comunicare gli estremi alla Camera di Commercio che ha il compito di eseguire i riscontri sull’impresa installatrice.

Come si deve comportare l’installatore che è chiamato a riparare un cancello in funzione prima dell’entrata in vigore delle norme europee?

  • Può effettuare la riparazione senza l’obbligo di adeguare l’impianto alle nuove norme europee. È consigliato proporre al proprietario del cancello o all’amministratore del condominio, l’adeguamento dell’impianto alle recenti Normative Europee.
  • Nel caso l’impianto non risponda ai requisiti di sicurezza e salute dettati dalla Direttiva macchine in base allo stato dell’arte riferito alla data di installazione del cancello, la riparazione può aver luogo solo dopo l’adeguamento dell’impianto alla Direttiva macchine ed alle norme attualmente vigenti.
  • In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità e l’attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell’opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell’intero impianto. Nella dichiarazione di conformità e nel progetto, è espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell’impianto.

Impianto a norma e manutenzione zero problemi con prodotti di qualità certificata

Le regole da rispettare, come vedi, sono tante e la burocrazia è sempre più impegnativa per installatori e manutentori. Ecco perché ti consigliamo di rivolgerti sempre ad un produttore riconosciuto e specializzato in automazioni per cancelli, porte, barriere e serramenti come VDS Automation.

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